La Rai fa giustamente valere i diritti di esclusiva indotti dalla partecipazione allimminente Festival di Sanremo (9/13 febbraio al Teatro Ariston). Salvo previo concessa ed accordata autorizzazione, i cantanti che parteciperanno alla gara non possono assolutamente intonare anche la benché minima nota pubblicamente. Guai soltanto ad accennare anche melodie estranee al proprio repertorio: le voci che ascolteremo dal palco sanremese sono praticamente sigillate. Una decisione, come quella dei diritti dimmagine, da sempre presente in ciascun contratto di esclusiva artistica, ma stavolta sembra aver creato scalpore. Daltra parte il regolamento parla chiaro: “fatta salva l’eventuale preventivaautorizzazione scritta di Rai – Direzione di Rai1e fermo restando, in ogni caso, quanto stabilito nel presente Regolamento in merito al fatto che le canzoni ammesse a Sanremo 2016 devono essere nuove (eccezion fatta unicamente per la cover),tutti gli artisti in competizione nella sezione Campioni non potranno prendere parte, pena l’esclusione da Sanremo 2016e con salvezza di ogni ulteriore diritto e/o azione previsti dalla legge e/o dal presente Regolamento -a manifestazioni, incontri o programmi che prevedano loro interpretazioni-esecuzioni di qualsiasi composizione musicale (anche se diverse da quelle presentate in occasione della competizione a Sanremo 2016), in diffusionetelevisiva, radiofonica, via internet, etc.nel periodotra il 25 gennaio e sino al termine della serata finale di Sanremo2016; nel periodo indicato sono comunque consentite le partecipazioni per interviste”. Maglie larghe invece per le Nuove proposte, per le quali il divieto riguarda solo l’esecuzione in trasmissioni televisive dei brani in gara. Perché? Che domande: perché Sanremo è Sanremo!!!
M.
